È da tempo che siamo preoccupati per quando sta accadendo al museo Fortuny dove si sta intervenendo non solo nel piano terra danneggiato dall’acqua alta del 2019 ma anche nelle parti espositive. Il tutto in maniera poco trasparente.

E, da un accesso agli atti, è emerso come la Soprintendenza, alla data del 21 dicembre scorso quindi a lavori già iniziati da tempo, sia stata interpellata, unicamente x i lavori al piano terra.

Se questo venisse confermato ci troveremmo davanti ad un fatto molto grave che avvalorerebbe ancor più la necessità di svolgere quando prima una commissione in loco con Pier Luigi Pizzi, progettista del nuovo allestimento, la Soprintendenza ed esperti terzi in grado di valutare quanto sta accadendo nel dettaglio.

Tutti vogliamo che il Museo riapra quanto prima, ma con il rispetto che si deve ad un Palazzo così importate, un vero gioiello che deve essere trattato con la massima cura.

Inoltre nell’atto di donazione della vedova di Mariano Fortunty, Adèle Henriette Elisabeth Nigrin, si legge che “il salone centrale al primo piano dovrà conservare le caratteristiche di ciò che fu lo studio preferito di Mariano Fortuny Y Madrazo, con le opere, i mobili e gli oggetti che vi si trovano attualmente”.

I lavori in corso per il nuovo allestimento del Museo Fortuny stanno incidendo sul sostrato storico/architettonico del Palazzo? Perché la Soprintendenza non risulta essere stata interpellata nonostante i lavori in corso da tempo nella aree espositive? Sono lavori che rispettano le volontà del lascito testamentario?

Sono quindi queste le domande alle quali la dirigenza della Fondazione Musei Civici deve rispondere quanto prima e nella maniera più esauriente possibile.