E’ iniziata la discussione sul Bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2022-2024.

Ad inizio del dibattito generale ho avuto modo di sottolineare come ci troviamo a deliberare su un bilancio giustamente prudenziale considerato il momento pandemico che attraversiamo, ma non su un bilancio povero. Tutt’altro. Ciò grazie a diversi trasferimenti dello Stato e dell’Unione Europea.

Però sono trasferimenti, fatta eccezione per quelli legati a La Biennale, distribuiti “a pioggia” senza un’idea di priorità precise.

E molti di questi finanziamenti non sono nemmeno supportati da progettualità definite come abbiamo avuto modo di appurare durante il lavoro nelle Commissioni per importanti stabili come la De Amicis a Mestre e la Edison a Marghera solo per fare due esempi.

Opportunità di rigenerazione che rischiamo letteralmente di gettare alle ortiche nonostante processi avviati da Renzo Piano e poi abbandonati proprio da questa amministrazione in particolare a Marghera.

Così si rischia di disperdere molte risorse e gettarle al vento.

Tutto ciò perché l’idea che questa Amministrazione ha della Città è tornare quanto prima ad un sistema economico basato sull’economia turistica tanto nella città d’acqua che di terra. Com’era dov’era.

Ciò è percepibile quanto si parla di mobilità, tassa d’accesso, eventi vari, salone nautico. Eppure proprio la pandemia ha dimostrato come il turismo sia un gigante dai piedi d’argilla. E tutti noi sappiamo quante esternalità negative produce tale economia.

Nel corso del dibattimento proporremo diversi emendamenti per cercare perlomeno di limitare questa impostazione complessiva sperando che l’attuale maggioranza colga l’occasione per aumentare gli investimenti in due ambiti cruciali quali la Residenza e l’Economia della Cultura.

Il dibattito proseguirà fino a martedì – mercoledì.